appunti racconto Cile

hola amigos!
giustamente vi starete chiedendo se e come sono tornato dal mio breve viaggio in cile!
ebbene..il fatto che sono stati 5 gg veramente straordinari e pieni di esperienze che vorrò condividere al massimo mi ha deciso nel cercare di scrivere un breve “diario di viaggio”, così da fissare nel tempo questa indimenticabile e importantissima esperienza.

venerdì 6:
parto con aereo da malpensa -> francoforte -> Santiago
wow sono su un 747, il + grande aereo di linea: è davvero enorme.
ho a lato il medico della nazionale italiana di sci, chiacchere fino a mattina.

sabato 8:
non lo sapevo prima, ma facciamo scalo a Buenos Aires.
nell’ora di pausa che mi passo in aereoporto, sorpresa sorpresa chi incontro?
ma Luis,Rosario e Griselda che vengono anche loro a Santiago e stanno per salire sul mio stesso aereo!!!
qui Rosario mi mette la pulce: ma perchè non ti fermi almeno un giorno a Buenos Aires a mangiae un po’ di carne?

dopo due ore atterriamo a Santiago…intanto faccio megainformativo al medico (di Milano) che è superinteressato a sapere cosa andavo a fare lì in Cile.

preso il bagaglio, cordialmente atteso da Luis all’uscita, facciamo una megacolazione con Christian swhzee? (ex appoggio si Silo, ma lo scoprirò solo 3 giorni dopo), con Monica Mena (Coordinatrice dell Pia Figuera inviata a prendermi) e Gilda, sua delegata generale che mi ospiterà li a santiago.
grasse chiacchere e primo approccio allo spagnolo parlato..
tutti molto simpatici

in macchina mi portano a casa. subito usciamo a fare spesa al mercato del pesce (wow!) pranzo galattico e poi un po’ di riposo.
per le otto sono stato invitato ad un party..ci sarà anche il Negro, mi dicono!
quindi finito il riposo e fatta doccia in bagno gelato (in quelle case sembra non essere uso avere il riscaldamento!) si va in questa casa davvero “da ricchi” e si aperitiva.
qui conosco un bel po’ di gente, da Dario Ergas (al quale faccio i complimenti per il “perfetto” Senso del Non Senso),alla Karen (che però non riconosco come tale !), Christian l’avevo già conosciuto ma è super simpatico e amichevole, Tom il ragazzo di londra, un po’ di boliviane, e poi ecco arrivare Silo, con la Pia ed altri “anziani”..
il mio incontro col Negro?
abbastanza formale, una stretta di mano e due parole.. “sei di Roma?!” mi chiedeva… tre volte l’ha ripetuto, ma non tanto con aria interrogativa, quanto intenzionale-affermativa…
dettagli a seguire :)

dopo un po’ di chiacchiere con un bel po’ di gente (il mio spagnolo comincia a sgranchirsi), la Monica viene a bisbigliarmi nell’orecchio: “il Negro se ne va fra 5 minuti… se vuoi andarlo a salutare…”
ma non ci riuscii…troppa gente.. ma non dispero affatto.
chiudiamo la serata a casa di Monica a vedere l’ultimo dvd di Vangelis “Mythodea”, recentemente valutato e gradito da Silo stesso… allora.. :)

domenica 9:
lunga notte in stanza fredda ma con doppio sacco a pelo..
mattina in giro per Santiago e poi alle cerimonie… andiamo un po’ presto per aiutare..si ma chi che arriviamo e ci sono già cento persone e passa ad aver già preso i posti migliori?
vabbeh ci sediamo..un po’ dietro ma tranquillissimo…
gente arriva a centinaia…saremo in + di 1500…
l’arrivo di Silo è stato segnalato dalla mobilitazione di gente di tutto il luogo (un palazzetto dello sport), che accorreva a salutarlo, baciarlo, abbracciarlo… dargli in braccio i neonati!!ò (DAVVERO!!! ah ah )
vabbeh..evito i colori di questi momenti e dopo una mezz’ora iniziano le cerimonie.
il discorso introduttivo è uno show! parla, ride, fa la macchietta (ho video e testo del discorso, per chi ne fosse interessato).. sicuramente discorso molto + interessante di quelli precedenti…
poi cerimonia di benessere, indi imposizione delle mani (con la Karen) e infine di Riconoscimento.
che dire: una potenza! specialmente dopo l’imposizione, rimango in piedi in fibrillazione… vedo il Christian Shererer??!?! che voltato verso di me continua il passaggio della Forza, quindi vado ad abbracciare i + cari, e vedendo il Negro venendo nella mia direzione, e facendomi un bell’occhiolino, lo aspetto e il suo abbraccio: SBRZRZSZZ!!ò CHE ENERGIA che ecco perchè ieri mi si è rotto un pezzo di dente!!! :)

dinito il tutto si rimane lì almeno un ora a chiacchiere e abbracci.. indi tutti a casa di Laura l’argentina residente lì a fare party tutti insieme!!
lì, in una bella casa ben informatizzata (tre macs e un pc!!! :), parlo di temi abbastanza profondi con un buon appoggio ( Valy, circa, il suo nome), quindi con due vecchiettine amiche storiche del Negro…
il mio spagnolo è ormai sorprendente, per gli altri quanto per me!
a cena mi viene chiesto da Tony l’inglese se avevo voglia di cibo “vero” in un ristorante… e facciamocelo! finalmente si parla un po’ in inglese, e si ritorna alla casa party in tarda serata.. giusto per entrare in conoscenza e confidenza con uno dei miti del mio viaggio: Godi! filippino residente a San Francisco, web designer, amico della Gemma (conosciuto in Messico) e anch’egli nel Movimento dal 1973!!!
dopo due ore a parlare con lui è ora di ritorno a casa… ne impiegherò altre tre, perché non sapevo bene l’indirizzo..prenderò tre taxi e camminerò per un sacco di tempo in mezzo a strade popolate da individui davvero loschi!!

lunedì 10:
rimango solo. potrei voler andare a Punta de Vacas, quindi vado in Lufthansa a cercare di spostare il mio rientro anzichè con partenza da Santiago, da Buenos Aires… è possibile!
quindi raggiungo due amiche (umaniste) conosciute il pomeriggio prima in un bellissimo centro/laboratorio creativo…sono un gruppo di 16 giovani artisti/attori/insegnati che di lavoro tengo dei corsi di arte e spettacolo in scuole primarie e secondarie… le amiche di preciso insegnavano.. CLOWN!!
e così dopo un pasio d’ore mi ritrovo tra 30 ragazzino età media 16 anni a fare giochi più o meno imbarazzanti, ma sicuramente molto divertenti :)
poi a prendere il biglietto per un bus per Mendoza per il mattino seguente, e indi a casa di Monica per una riunione straordinaria con tema le cerimonie… qui si vedono anche i video del giorno prima e si fa un po’ di interscambio…
c’è anche Godi il filippino e Julienne l’appoggio della Pia che ci racconta un po’ di aneddoti della cena col Negro della sera prima…
si fa tardi..non ho ancora digerito il fuso orario e crollo a dormire che ci si sveglia presto!!

martedì 11:
7:30 telefona Monica… è già arrivata.. insisteva a tutti i costi che doveva portarmi in macchina al terminal dei bus e che non sarei mai riuscito ad evitarlo… tanto più che non era riuscita ad organizzarmi il viaggio al Monolito in macchinae che dovevo andarci in bus, per di più da solo.
colazione e si sale!
dopo tre ore di inizio salita sulle Ande il primo blocco: è grave…forse non si passa per bufera di neve sul passo.. penso che è destino se non ci devo andare.. peccato..tutto sembrava filare così bene!
ma aspettiamo neanche mezz’ora che ecco che il militare ci dà via libera…
si sale sempre di più..;si incrociano impianti di risalita..sciatori americani con snowboards su jeeps multiuso, scuole militari e gruppo di soldati isolati in gabbiette pseudo dogane!
per un po’ temo davvero che il conducente si sia dimenticato che io devo scendere a Punta de Vacas..perchè passiamo così tanti sbarramenti quando mi dissero il monolito essere dopo solo il secondo blocco militare… dopo un po’ ci si ferma per + di un ora alla dogana vera e propria a farci controllare i passaporti.. un freddo glaciale e vento tagliente sotto quel capannone semiaperto a non so quante migliaia di metri di altezza!
però mi rincuoro: mi dicono Punta de vacas essere di lì a 10 minuti…
infatti, ripartiti, il mio cuore sobbalza un attimo quando guardando per caso fuori dal finestrino semiappannato intravedo una colonna luccicante lì su una collinetta!!!
pochi minuti dopo, all’ennesimo blocco militare mi fanno saltare giù e loro ripartono…
un minuto per sistemarmi lo zainone in spalla che un militare mi fischia da lontano…
“dove vai?” mi chiede in uno spagnolo che intuisco ma non comprendo…
“là, al monolito!”. “quale monolito?”
glielo indico, e dopo avermi per ben controllato il passaporto mi lascia andare, ma non troppo felicemente.
passo almeno un ora in compagnia del cilindrone e delle esperienze lì avvenute…
ma come sarei tornato giù da quei monti, tutti mi chiedevano?
eh eh …con l’autostop, rispondevo a tutti.. ed ora era il momento di mettermi alla prova..
non dico dopo quanto tempo sono riuscito a salire su un mezzo motorizzato in direzione Mendoza… e come ci riuscii :)
però per sera arrivavo alla città natale nel nostro Maestro..
ma altro che piccola cittadina…è una metropoli grande almeno quanto Milano!!!
purtroppo non mi posso fermare la notte come avrei voluto, perchè i bus per BuenosAires partono solo alla sera e impiegano circa 15 ore ad arrivare a destinazione… rischierei il volo di rientro in Italia..e non potevo davvero permettermelo…
anche se sapevo che Edgardo era lì a Mendoza, e che forse avrei potuto fare incontri interessanti, lascio quegli eventi ad un prossimo ritorno e vado a poltrirmi sull’ultimo sedile di un bus da lungo viaggio.. circa 1000Km di verdi praterie e milioni di vacche mi aspettano.. oltreché una notte praticamente insonne.. tra un mal di pancia impellente per le schifezze mangiate e il rumore assordante del motore e dell’aria condizionata…

mercoledì 12:
però niente male, per il primo pomeriggio si entra nel >Terminal bus di buenos aires..
che città ENORME!!! i 14 milioni di persone li senti tutti.
una pioggia torrenziale mi fa pensare che forse sarei dovuto rimanere a Mendoza… però una veloce telefonata a Griselda (amministrativo di Rosario) mi riempie di allegria e l’aspetto con piacere tra gli schizzi della pioggia…
telefono ancora alla Lufthansa per confermare l’ok del mio volo del giorno dopo..
a casa sua trovo anche Bruno (Milani) che lavora lì con lei a fare ricerche di mercato.. mangiamo divinamente (finalmente!) e poi un po’ di riposo come si deve.in serata sento Luis per telefono e poi si esce a fare un mega giro in macchina per il centro e quindi a mangiare, per 10 dollari a testa, tutta la carne che vuoi in un ristorante quasi di lusso in riva al fiume..
durante la cena si chiacchiera infinitamente di un sacco di cose.. e specialmente dei miei temi preferiti: la Scuola, l’origine del Siloismo, il contesto e il futuro del Messaggio..

giovedì 13:
mattina a scambiarci files e informazioni, e dopo un lungo abbraccio in taxi verso l’aeroporto..
ma chissà perchè tutte le mie partenze sono sempre ricche di imprevisti davvero incredibili..
questa volta sembra che il mio biglietto abbia dei problemi per via del cambio di luogo di partenza accordatomi sembra con troppa facilità dagli uffici di santiago.. me la cavo solo dopo un ora e mezza ad aspettare davanti al check in e 20 dollari di tasse aeroportuali di compensazione…
e poi finalmente posso sedermi sognando la mia bella, pianificando nuovi progetti, leggere in tranquillità e .. sì.. pensare un po’ a nulla :):)

venerdì 14, ore 18:
centro roma, abbraccio la mia meta esotica

FINE

bene.. questi sono i punti di sintesi del percorso.
a presto la stesura del racconto arricchito di dialoghi, esperienze e paesaggi!!!

un abbraccio a tutti, davvero davvero!
vostro stefano cecio

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia Umanista per una Politica Progressista 2050. E papà 2x

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