altrimenti spiegami le tue ragioni!

Tra trecento e quattrocento milioni di euro, quindi 5-7 euro per ogni italiano: è il costo del mancato accorpamento dei referendum - il legittimo impedi mento, la privatizzazione dell’acqua prevista dal decreto «Ronchi» (due que siti) e il ritorno all’energia nucleare - alla data delle elezioni amministrative. La decisione, chiaramente presa nella speranza di non far raggiungere il quorum ai referendum, è di per sé scandalosa, ma lo è ancor di più se rapportata alle polemiche di questi giorni sul costo che avrebbe avuto la festa una tantum del 17 marzo: polemiche che hanno avuto effetto, visto che per risparmiare ci hanno tolto un giorno di ferie.

Quindi, riassumendo: per la festa dell’Unità d’Italia il Paese non ha un soldo (lo hanno detto la Lega e la Confindustria) e la festa è gentilmente finanziata dai lavoratori, invece per evitare l’Election Day l’Italia è ricca, talmente tanto da poter buttare dalla finestra 300 milioni di euro.

In attesa di prese di posizione di Lega e Confindustria anche su questo argomento (?!?) ci rimane una sola cosa da fare: andare a votare ai referendum e soprattutto invitare il maggior numero di persone a farlo, così da raggiungere il quorum e dare il chiaro messaggio a questi imbroglioni che ci governano che non bastano questi mezzucci per tacitare il popolo italiano.

Intanto, se sei d’accordo con tutto questo e sei dunque indignato come me, fai girare questo messaggio.

Se invece non sei d’accordo.. ti prego spiegami le tue ragioni! (e i tuoi interessi)

Approfondimento:  http://www.forumcivico.it/referendum-12-13-giugno-2011-325.html

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia Umanista per una Politica Progressista 2050. E papà 2x

Prossimo
Precedente

Correlato